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Il "Percorso Prime Coccole" si propone di fornire preziose informazioni ai genitori nella gestione del piccolo sin dai primi mesi di vita.
Alla nascita il bambino instaura con la madre (o altra figura di riferimento) un rapporto simbiotico determinato dall'attaccamento.
La teoria dell'attaccamento si basa sul presupposto,
confermato da un gran numero di studi, che il legame (o comportamento di attaccamento) che viene a stabilirsi tra madre e neonato
sia regolato da schemi comportamentali preprogrammati e modificabili dall'esperienza.
Il comportamento di attaccamento si attiva automaticamente a partire dai primi mesi di vita e si organizza in modi differenti
a seconda della risposta ambientale che segue.
Esso è finalizzato a tenere il neonato nella vicinanze del genitore e quindi svolge la funzione biologica di protezione e
salvaguardia della vita del neonato.

Il suo sano sviluppo è la base necessaria alla formazione di un buon grado di fiducia in Sé stessi e nelle relazioni affettive importanti.
Tale fiducia può costituirsi solo se il bambino può contare su una sufficiente disponibilità della figura di attaccamento, il che dipende dalla capacità della madre nel comprendere e rispondere adeguatamente ai segnali del figlio.
Secondo J.Bowlby, (psicologo britannico, 1907-1990 ) uno dei compiti più importanti che un genitore deve portare avanti è quello di fornire al figlio, dalla nascita sino all'adolescenza, una base sicura.
Essa è necessaria al bambino per sviluppare un buon grado di sicurezza e coraggio nell'esplorazione del mondo esterno.
Essere una base sicura significa essere sempre pronti e disponibili a rispondere alle eventuali richieste di aiuto da parte del figlio e ad intervenire quando sia necessario.
Ciò implica che il genitore comprenda e rispetti il comportamento di attaccamento del bambino, senza screditarlo, negarlo, considerarlo negativo o esserne indifferente.
Da numerosi studi condotti sui bambini, adolescenti e giovani adulti, risulta che coloro i quali hanno avuto ed hanno dei genitori che contemporaneamente abbiano favorito l'autonomizzazione e fornito una base sicura ai figli sono quelli più stabili sul piano emotivo e più in grado di sfruttare le opportunutà che si presentano.
Per essere una "base sicura" è necessario instaurare un dialogo tonico emotivo, fatto di parole (La prima comunicazione: sguardo, voce, pianto, sorriso), di stimolazioni propriocettive (La prima stimolazione propriocettiva), di contatto fisico (Il massaggio infantile).

Il legame tra madre e bambino è favorito dallo scambio spontaneo e reciproco di parole, gesti e accudimento da parte della madre ai quali il bambino risponde con gorgoglii, sorrisi e rilassamento fisico. La capacità del bimbo di modulare il pianto cresce in funzione dell'efficacia dell'accudimento materno. Si instaura così un circuito continuo di feedback che rappresenta la base per
l'apprendimento del linguaggio verbale vero e proprio.
Le strutture fonoarticolatorie che vengono utilizzate in funzione primaria per alimentarsi, saranno le stesse che il bambino utilizzerà per parlare. Per questa ragione le funzioni di suzione, deglutizione e masticazione vengono considerate prelinguistiche. Un adeguato svezzamento con l'inserimento di cibi semiliquidi e successivamente semisolidi rappresenta condizione necessaria per uno sviluppo armonico della capacità di verbalizzare.

La postura è un fattore importantissimo per la vita di ognuno di noi. Un programma di educazione posturale andrebbe cominciato in età precoce, anche già da piccolissimo (neonato) attraverso specifiche stimolazioni propriocettive: lasciandolo libero di strisciare, andare in quadrupedia e, in fase di apprendimento della stazione eretta, lasciando in piedi senza calzature.
Risulta auspicabile incominciare un programma di educazione alla postura già nel bambino (Le Boulch, 1991); un lavoro iniziato in età precoce determinerà una base fondamentale sulla quale inserire poi dei richiami in età più matura.
Da un punto di vista fisiologico, rivestono un ruolo fondamentale in questo meccanismo i propriocettori (fusi neuromuscolari, organi tendinei del Golgi, apparato vestibolare, ecc…) e gli esterocettori (la retina, la cute, ecc...). I propriocettori sono il mezzo con il quale si controlla e si regola la capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo (ed eventuali variazioni) nello spazio e lo stato di contrazione (ed eventuali variazioni) dei propri muscoli, anche senza il supporto della vista. Quindi la propriocezione è resa possibile dalla presenza di questi specifici recettori, sensibili alle variazioni delle posture del corpo e dei segmenti corporei, che inviano i propri segnali ad alcune particolari aree encefaliche. Di conseguenza, la propriocezione assume un'importanza fondamentale nel complesso meccanismo di controllo del movimento e della postura.
Solo attraverso una corretta e varia stimolazione di tutti questi elementi, il soggetto riuscirà ad ottenere dei buoni risultati in ambito educativo sul piano motorio e posturale.

Il massaggio infantile è un modo di stare con il proprio bambino; nella cultura di molti paesi è presente questa antica tradizione, che recentemente si sta espandendo anche nel mondo occidentale.
La pratica del massaggio infantile aiuta inoltre i genitori a ritagliarsi del tempo per comunicare col bimbo attraverso un ascolto attivo. Inoltre altro beneficio del massaggio è il sollievo, in caso di coliche, meteorismo, stipsi, pianto irrefrenabile e dolore gengivale per eruzione dentale.
E' stato dimostrato che i bimbi massaggiati sono più rispettosi verso gli altri e hanno una maggiore autostima perchè sin da piccoli sono stati rispettati e ascoltati a loro volta.

Infine risulta di fondamentale importanza accompagnare i neo genitori nella gestione dei cambiamenti psicologici all'interno della coppia dopo la nascita del bimbo. E' stato dimostrato che circa il 70% delle donne soffre di una lieve depressione chiamata
"baby blues", ed il 10% di una grave
depressione chiamata "depressione post-partum". Con l'aiuto dello psicologo vengono fornite preziose indicazioni sul riconoscimento dei sintomi e suggeriti i rimedi e le cure attraverso una riflessione di gruppo. Spesso infatti ad un primo momento di grande gioia può far seguito un periodo di forte stress dovuto al cambiamento repentino di stile di vita, alla stanchezza accumulata, alla riduzione del tempo libero e dell'intimità all'interno della coppia, oltre che all'intrusione, non sempre gradita, di nonni e parenti.
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