- Duplicazione controllata della
chiave
Gli ormai inevitabili ritmi della vita di tutti
i giorni, sovente ci inducono a dover ricorrere a terze persone per
gestire la nostra giornata, siano esse collaboratori sul lavoro, o
collaboratori domestici, custodi, vicini di casa, artigiani ecc. cui,
per i più disparati motivi, siamo costretti ad affidare le chiavi di
porte che danno accesso a luoghi che spesso vorremmo o dovremmo
custodire gelosamente.
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- Quest’inevitabile situazione c’espone al rischio di una duplicazione
incontrollata delle nostre chiavi, perpetrata sia dai collaboratori
stessi, sia e soprattutto da persone in malafede che ruotando attorno ai
nostri collaboratori agiscono a loro insaputa.
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- Per tutelarsi da questi rischi, bisogna ricorrere a cilindri con
chiave a duplicazione protetta. Tali chiavi, che anche se all’apparenza
presentano spesso un aspetto tradizionale, constano d’accorgimenti
brevettati in grado di renderle di complicata riproduzione, inibendone
così la duplicazione se questa non è effettuata in esclusivi centri
specializzati e sotto presentazione di un‘ apposita card. La card
garantirà che il richiedente è autorizzato alla duplicazione e dovrà
essere gelosamente custodita dal proprietario della chiave. Vedi fig.
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- La cifratura di una chiave è assimilabile al numero della
combinazione di una cassaforte, od al codice segreto di un bancomat, ma
mentre i numeri dei combinatori delle casseforti e dei bancomat possiamo
celarli memorizzandoli,i codici delle chiavi, corrispondendo all’altezza
dei denti del profilo della chiave stessa, risultano leggibile da
chiunque sia abile a farlo; questo fatto rende possibile la duplicazione
della chiave, da parte di abili maleintenzionati, anche senza venirne in
possesso ma semplicemente osservandola.
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- Anche in questo caso, un cilindro a chiave protetta non consentirà
la duplicazione della chiave poiché , senza la card , non saranno
neppure disponibili gli sbozzi (chiavi grezze da codificare) cui far
corrispondere i codici furtivamente letti.