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- Serrature a lastre o
leve
Si possono definire serrature
a lastre ( o Gorges) tute quelle serrature le cui chiavi azionano delle
lastre, le quali ricalcando il codice intagliato nella mappa della
chiave stessa, permettono lo scorrimento del chiavistello con la
conseguente apertura della serratura.
Le chiavi delle serrature a lastre sono definite
chiavi a mappa, nel caso di chiavi ad una sola ala, e chiavi a doppia
mappa nel caso di chiavi a due ali.
Tali chiavi sono composte da un anello od
impugnatura, dal fusto e dalle ali o mappe, dove vengono praticate delle
fresature (od intagli) che costituiscono la cifratura o codice della
chiave. Vedi fig. 1.
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- Nelle lastre o gorges sono praticate delle gole di
diverse altezze, atte a far scorrere al loro interno, un perno fissato
perpendicolarmente al chiavistello, chiamato mentonnet.
Durante la rotazione della chiave ogni lastrina
azionata da una molla, inserendosi nella corrispondente fresatura( o
dente) praticata nella mappa della chiave, si solleva di un’altezza pari
all’altezza del rispettivo dente che, allineando il l mentonnet alla
scanalatura praticata nella lastrina, consente ad esso e quindi al
chiavistello di scorrevi a traverso. Vedi fig. 2
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- Essendo il numero di lastre e le diverse altezze
realizzabili, a determinare il numero di cifrature o combinazioni di una
serratura a lastre, si evidenzia l’importanza di dover aumentare il
valore di tali parametri, così una serratura con un maggior numero di
lastre, sarà più sicura di una serratura con un minor numero (sempre
beninteso a parità di qualità d’esecuzione). Lo stesso discorso varrà
per le altezze assegnabili ai denti della chiave.
La qualità di una serratura a lastre, dipende in
modo rilevante dalle tolleranze di fabbricazione, che oltre a
determinarne il buon funzionamento ne caratterizzano il grado di
sicurezza nei confronti d’eventuali tentativi d’aperture indesiderate.
E’ opportuno inoltre che siano previsti
accorgimenti antimanipolazione ed antitrapano, e sistemi atti ad eludere
tentativi espletati con chiavi di forza.
La chiave di forza
La chiave di forza è un particolare attrezzo,
assimilabile ad una chiave con mappa priva di intagli, che sfruttando la
propria robustezza, anche in assenza di cifratura, riesce a vincere la
resistenza offerta dalle lastre all’avanzare del mentounet, determinando
così l’indesiderato scorrimento del chiavistello, unitamente alla
distruzione della serratura stessa. Vedi Fig 3
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- Il salto di
mandata
Un grosso inconveniente che caratterizza le
serrature a doppia mappa è il salto di mandata. Tale difetto avviene in
quei casi dove la rotazione della chiave non è sufficiente a sospingere
il chiavistello del tratto necessario per far passare il mentounet
dall’iniziale posizione, e quindi nell’apposita sede di una data
mandata, alla posizione della mandata successiva.
Il mancato inserimento del mantounet nell’apposita
sede può determinare, in presenza di particolari sollecitazioni (per
esempio una resistenza alla regolare corsa del chiavistello), il ritorno
del chiavistello nella posizione occupata prima della rotazione della
chiave.
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- La rotazione della chiave pari ad una mandata, ma senza
il corrispondente trascinamento del chiavistello, giunge a far
corrispondere agli intagli della chiave (siti nella mappa di mandate
dispari vedi 1° e 3° mandata), la posizione delle lastre con cifratura
di mandate pari (2° e 4° mandata), determinando il bloccaggio della
serratura. Vedi fig. 4
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- Le principali cause che possono determinano il salto di
mandata sono:
* Serrature o chiavi eccessivamente usurate, *
Serrature con alti valori di tolleranza, * Copie di chiavi mal
duplicate, * Eccessivi attriti ostacolanti il normale scorrimento del
chiavistello.
- E’ doveroso segnalare che la ditta Fiam è l’unica ad
aver ideato e ad utilizzare nelle proprie serrature, un congegno
brevettato per il trascinamento del chiavistello atto a neutralizzare
l’inconveniente del salto di mandata.
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